Dove sono i controllori nella Regione Siciliana?

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pti-regiione-sicilianaDi Guido Di Stefano

 

Già, dove sono finiti i controllori nella Regione Siciliana? Dove sono coloro che dovrebbero vigilare sull’operato dei grandi “manovratori”?

I fatti raccontano che poche persone (forse cinque), non tutte espressamente indicate dai cittadini per gestirne i destini, hanno fatto e disfatto con arroganza senza che nessuno abbia preteso veramente da loro il “redde rationem”.

Nomine, contro nomine, ri-nomine, chiarimenti, smentite, flussi continui di fiumi di denaro, denaro ripescato (tra economie, pieghe del bilancio, trasferimenti “improvvisi” e quant’altro): certamente la polvere non si è adagiata sulle grandi scrivanie del potere mentre il bilancio ha continuamente  vissuto la sua interminabile metamorfosi.

E loro, i primi controllori, quelli che all’uopo dovrebbero supportare la magistratura ordinaria e quella contabile quali impronte hanno lasciato? Quali freni hanno posto in essere? Novanta deputati (rappresentanti diretti del popolo) e le centinaia di loro assistenti (o che si voglia esperti e consulenti) come hanno inciso?  Boh!

 Ci sembra che la Sicilia è la regione che si avvale del più alto numero di consulenti, esperti, letterati, scienziati, saggi, taumaturghi: continueremo a pagarne il fio molto a lungo, forse.

 Tanto per fare un esempio marginale: avete presente il participio presente nella lingua italiana? Per tutti i verbi finisce in “nte” al singolare (sia esso maschile o femminile): da vagare deriva vagante,da  fuggire fuggente, da perire perente. Cosicchè si dice mina vagante o mine vaganti, attimo fuggente o attimi fuggenti, somma perente o somme perenti. Non riusciamo ad individuare le origini dell’usanza di palazzo che induce a scrivere  “somma perenta” e “somme perente”. Forse l’eccesso di sapere distrae o forse si tratta di neologismi a noi ignoti.

 Torniamo ora a quell’araba fenice che è il bilancio della Regione siciliana per il 2014: morto e resuscitato ripetutamente è stato anche arricchito con gli impreziosimenti di fine anno. O meglio con i miracoli di fine anno. Non c’erano più soldi: ed ecco nella settimana di natale in soli tre giorni lavorativi sono stati partoriti decreti dirigenziali per circa un miliardo di Euro (ne abbiamo scritto); in questo scorcio finale del 2014 nei decreti dirigenziali (di due soli giorni e cioè 29 e 30 dicembre 2014) si affaccia più di mezzo miliardo di Euro.

 Decreti e somme sono estratti dal sito istituzionale del Dipartimento del bilancio e del tesoro – Ragioneria generale della Regione.

 Vi evidenziamo tre decreti con la “somma perenta” e le “somme perente”

 

E poi tanti magnifici ulteriori esempi di movimenti monetari  per spese e recuperi, in conto esercizio finanziario 2014.

 

NON SAPPIAMO SE CON LA DATA 31 DICEMBRE 2014 potrebbero essere veicolate altre novità: nei giorni 31.12.2014 e 01.01.2015 (data odierna mentre scriviamo) non siamo riusciti ad accedere al sito istituzionale della Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana; inoltre il sito de  Dipartimento del bilancio e del tesoro – Ragioneria generale della Regione alla voce Decreti dirigenziali in data 31.12.2014 offre una pagina immacolata. Magari è un guasto tecnico: se i controllori controllassero verrebbe dissipato ogni dubbio.

A conti fatti ci accontentiamo di essere normali cittadini, sempre utili alla comunità.

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